Anti Incendi Boschivi - Squadra di Cafasse Anti Incendi Boschivi - Squadra di Cafasse Anti Incendi Boschivi - Squadra di Cafasse
Home page sito A.I.B. Cafasse L'associazione A.I.B. La Squadra di Cafasse e la sua storia Rimozione Calabroni e Vespe Link collegati alla prevenzione alle attività dell'associazione Ecco come fare a contattarci
 
 
 

    Servizio Rimozione Calabroni

 
 
 

L’A.I.B. di Cafasse svolge un importantissimo servizio di protezione civile nella rimozione dei calabroni. Gli interventi avvengono in un raggio massimo di circa 40-50 Km dalla nostra sede (Cafasse). I recapiti telefonici presenti all’interno del sito permettono di contattare l’associazione, che valuterà, caso per caso la fattibilità e i tempi dell’intervento.

 


    I Calabroni

 
 
 
 
 
 
 
 
CALABRONE - Vespa crabro  

Nome comune: CALABRONE
(Inglese: hornet)
Nome scientifico: Vespa crabro
Famiglia: Vespe (Vespidae)
Ordine: Imenotteri (Imenoptera)
Classe: Insetti (Insecta)

l corpo di questi insetti, particolarmente allungato, è suddiviso in tre porzioni: il capo, il torace e l'addome. A sua volta il capo è formato da sei segmenti, il torace da tre e l'addome da undici. Sul capo si osservano le antenne, gli occhi e l'apparato boccale. Il calabrone è la specie più grande tra le vespe e può superare i 50 mm di lunghezza. Sottotetti, sottogrondaie, cassonetti delle tapparelle, tronchi cavi sono le dimore preferite da questi imenotteri, i più grandi sul territorio nazionale.

Calabroni e larve all'interno del favo.

Si nutrono di frutti succosi (pesche, albicocche, prugne) e costruiscono i nidi (che possono raggiungere il metro di diametro) masticando il legno marcescente fino a ricavare un materiale molto simile alla carta. Le colonie di calabroni sono numerose e possono raggiungere il migliaio di individui. E' la regina ad avviare, in primavera dopo lo svernamento, la costruzione del nido: dapprima edifica le prime cellette e poi allestisce l'involucro protettivo, che avvolgerà il nido.

 

 

Esempio di costruzione di un favo.

La regina è l'unica in grado di deporre le uova. Le operaie collaborano, dopo qualche settimana, nella costruzione del nido allestendo altre cellette, e, successivamente, sono impegnate a nutrire le larve e a mantenere pulito il vespaio.
Alla fine dell'estate vi sono maschi e femmine fecondi, che non partecipano all'allestimento e al mantenimento del nido. In autunno la regina, le operaie e i maschi muoiono. Le giovani femmine fecondate sono le uniche a sopravvivere all'inverno, assicurando in questo modo la nuova colonia in primavera.
Nonostante il ronzio minaccioso prodotto dalle ali durante il volo, il calabrone attacca solo se è minacciato o se è minacciato il nido. Gli attacchi sono fulminei e nelle vicinanze del nido è consigliabile evitare movimenti bruschi. La puntura del calabrone è molto dolorosa e può provocare uno shock anafilattico anche mortale. Il pungiglione è lungo 3 o 4 millimetri ed è in grado di iniettare dosi enormi di veleno e, non essendo seghettato come quello delle cugine api ( che una volta conficcato non è estraibile e provoca la morte dell'ape), può di conseguenza infliggere più punture e quindi somministrare più veleno.

 
 

    Gli Interventi per la cattura e l’eliminazione dei calabroni

La stagione preferita dai calabroni per venirci a trovare e introdursi come abusivi poco desiderati nelle nostre abitazioni va dalla tarda primavera, maggio, al tardo autunno, ottobre.
Nelle immagini di seguito visualizzate vedrete a mo’ di esempio i luoghi preferiti per la colonizzazione degli spazi umani da parte dei calabroni.

 
 

Calabroni e larve all'interno del favo.

1. Forse il luogo preferito dai calabroni nella loro opera di colonizzazione dei nostri spazi domestici è il cassonetto delle tapparelle. Qui si vede un nostro operatore mentre procede alla bonifica.


Calabroni e larve all'interno del favo.

3. Uno dei luoghi d'elezione per i calabroni sono le canne fumarie ed i comignoli.
Problema: ostruzione delle canne fumarie con conseguente impedimento allo sfogo dei fumi e dei gas.


Calabroni e larve all'interno del favo. 5. Altro luogo tipicamente prescelto dai calabroni per insediarsi presso gli uomini sono i buchi nei muri e nelle intercapedini. E' sufficiente un piccolo buco per permettere ai  calabroni di colonizzarci, anche un foro lasciato aperto dopo aver fatto passare una linea telefonica.


Calabroni e larve all'interno del favo.
7. I calabroni alcune volte costruiscono il loro favo sottoterra, come si vede dalla fotografia. Più frequenti sono i nidi di vespe terricole, anche esse sono oggetto delle nostre attenzioni e premure. Le "piccole" vespe terricole non sono meno pericolose dei calabroni ed in compenso sono assai più aggressive, se disturbate, anche involontariamente attaccano a sciame e si lanciano in inseguimenti che possono protrarsi anche per parecchi metri.


Calabroni e larve all'interno del favo.

9. Interveniamo anche su richiesta delle pubbliche amministrazioni in luoghi pubblici quali i cimiteri dove i calabroni trovano nei loculi, come si vede dalla foto, luoghi tranquilli in cui costruire i favi. Questi sono interventi tipicamente di Protezione Civile poiché calabroni e vespe nei cimiteri possono attaccare gli ignari ed affranti visitatori mettendo così in pericolo l'incolumità pubblica.

 

Calabroni e larve all'interno del favo.

2. La stessa operazione all'esterno. Appare come una procedura molto semplice, ma in realtà essa richiede grande esperienza e soprattutto, come si vede nella fotografia, le necessarie precauzioni strumentali.


Calabroni e larve all'interno del favo.

4. Esempio di canna fumaria integralmente ostruita da un favo di calabroni. E' evidente l'impossibilità di sfogo sia dei fumi che dei gas con conseguente pericolo di intossicazione all'interno dell'abitazione.


Calabroni e larve all'interno del favo.

6. In giardino, nelle cavità degli alberi, i calabroni trovano un ambiente naturale a loro idoneo, ma in giardino giocano i bambini e gli animali domestici. I cani, in particolar modo, sono a rischio: sentono il ronzio e cercano di catturare il calabrone. Se riescono a catturarlo, tentano di masticarlo e quindi il calabrone potrebbe pungerli in gola facendogli rischiare il soffocamento a causa del gonfiore provocato dalla puntura. Inoltre fate attenzione quando volete mangiare un frutto delle piante del vostro giardino, verificate sempre che in esso non vi siano sgraditi ospiti... i calabroni o le vespe.


Calabroni e larve all'interno del favo.

8. Interveniamo anche in bonifica di parchi pubblici o privati.
Nella foto è ripreso un nostro intervento al Circolo del Golf "I Roveri" nel Parco della Mandria.


Calabroni e larve all'interno del favo.

10. La squadra A.I.B., composta da volontari, al termine di un intervento. Il favo di notevolissime dimensioni è stato staccato intero da un sottotetto.

 
 

 
 

Calabroni e larve all'interno del favo.


11. I Calabroni, come si vede dalle fotografie della Reggia di Venaria, non risparmiano ne i luoghi d'arte ne i luoghi storici, mettendo così a rischio una giornata di piacevole svago culturale. La nostra squadra interviene anche in questi luoghi a tutela non solo dei visitatori ma degli stessi monumenti che potrebbero essere danneggiati dall'incessante lavoro degli insetti.

 

Calabroni e larve all'interno del favo.

 
AIB Cafasse - Via Roma, 5 - 10070 - Cafasse (TO)     Tel.0123 417339 Cell. 34771315037 AIB Cafasse - Via Roma, 5 - 10070 - Cafasse (TO)     Tel.0123 417339 Cell. 34771315037
Produzione Geque - Ultima modifica Maggio 2015